Crociata dei Pezzenti
La crociata dei poveri, anche detta crociata dei pezzenti o crociata
popolare, fu un insieme di spedizioni non coordinate che precedettero la
prima crociata.
Nel 1095 papa Urbano II convocò un concilio nella città di
Clermont-Ferrand, in Francia, durante il quale chiese ai cristiani di non
combattere più tra loro ed invitò tutti i cristiani europei a muoversi per
soccorrere i fratelli d’Oriente in pericolo e liberare i luoghi santi,
che erano sotto il dominio musulmano ed erano divenuti molto pericolosi
per i pellegrini. Per chi si fosse messo al servizio della Chiesa era
garantita l’assoluzione e la remissione di tutti i peccati.
Tra coloro che accolsero con entusiasmo l’appello del pontefice, alcuni
predicatori itineranti.
Sono proprio questi predicatori itineranti-eremiti a diffondere l’idea di
un nuovo pellegrinaggio:
la Crociata è presentata da Pietro d’Amiens, detto l’Eremita, come un
aiuto necessario ad adottare una vera e propria riforma interiore.
Bisogna ricordare che al tempo la Chiesa aveva nei suoi ministri uomini
coraggiosi, pronti a dare la vita per la loro fede, o comunque a viverla
in estrema povertà e correndo costantemente gravi rischi.
Questi stessi personaggi, tuttavia, erano spesso per la Chiesa ufficiale
anche soggetti scomodi: erano loro a comunicare direttamente con le grandi
masse, sofferenti, ignoranti, spesso molto legate ai pregiudizi e alle
leggende.
I predicatori potevano infiammare lo spirito degli umili, ma anche
diffondere la Parola in base alla loro personale interpretazione, spesso
condizionata dal fatto che vivevano essi stessi in mezzo alla miseria.
I predicatori itineranti erano i più sensibili al bisogno di rinnovamento
che serpeggiava nella Chiesa stessa e che in particolare le masse (essendo
ormai chiaro che non ci sarebbe stata la fine del mondo prevista per
l’anno mille) chiedevano come svolta, per coltivare una nuova speranza.
La predicazione di Pietro, che incoraggiava i fedeli al grido “Dio lo
vuole”, incontrò particolare successo nelle regioni nord-occidentali
dell’Europa, soprattutto tra i ceti più poveri che non avevano prospettive
di una vera realizzazione personale.
Quando nell’aprile del 1096 Pietro giunse a Colonia i suoi seguaci erano
circa quindicimila. Male armati e indisciplinati, i 20mila crociati
improvvisati giunsero fino a Costantinopoli e, mentre Pietro negoziava
l’aiuto dell’Imperatore d’Oriente Alessio I Comneno, furono massacrati dai
Turchi il 21 ottobre del 1096.
Scampato al massacro, Pietro si unì ai nobili della prima crociata e, alla
conquista di Gerusalemme, ottenne il titolo di elemosiniere del Santo
Sepolcro. Morì in Belgio, dove aveva fondato il monastero di Neufmoutiers,
nel 1115.
Classe 3I2