Fonti letterarie e cinematografiche


Storia e letteratura: "Isole" di Norman Davies

L’estratto del libro “isole” di Norman Davies è incentrato sul periodo in cui al potere in Inghilterra c’era Edoardo III (1300 ca.), dei plantageneti. Questo periodo è contraddistinto da vari problemi, in primis c’era la peste nera che ha mandato in crisi l’Europa, sia demograficamente che economicamente, infatti nel libro si dice che era necessaria una riforma monetaria. Inoltre la forza lavoro scarseggiava a causa delle ingenti perdite causate dalla peste. Sempre a causa della peste anche le condizioni di benessere sono calate molto, in particolare per il popolo. In questo periodo si iniziò anche ad evolvere la lingua inglese: infatti con il declino del francese antico si andarono ad affermare i primi volgari che poi daranno origine alla lingua inglese vera e propria. Sotto Edoardo III ci fu anche una rivolta del conte di Armagnac, il quale si volle dichiarare sostenitore del re francese, a quel punto il duca del Galles decise di scendere in Aquitania a reprimere la sua rivolta. Egli distrusse la contea di Armagnac e si diresse a sud, dove trovò altre vittorie e arrivò anche a rapire il re francese Giovanni II. Però, nonostante il successo iniziale, la lotta si concluse con una pace tra inglesi e francesi a causa dell’inverno e delle forti piogge che indebolirono le truppe inglesi, costringendole a negoziare.

Storia e letteratura: Massimo Montanari

Massimo Montanari, nel suo saggio sulla nascita della cavalleria e l'invenzione delle crociate, esplora come due elementi fondamentali della cultura medievale – la figura del cavaliere e le crociate – si siano sviluppati e intrecciati. La cavalleria nasce in un contesto sociale e politico in cui i signori feudali si distinguono per la loro forza militare e la protezione dei propri domini. Montanari sottolinea come il cavaliere, armato e montato, non fosse solo un guerriero, ma anche un simbolo di onore e fedeltà, con un codice etico che mescolava doveri religiosi e laici. Le crociate, secondo Montanari, non furono solo una risposta alla richiesta di liberare Gerusalemme, ma anche un modo per canalizzare le energie e le tensioni del mondo feudale. La Chiesa, infatti, le promosse come un'occasione per i cavalieri di mettere alla prova la loro fede, guadagnando così perdono per i peccati e gloria terrena. In questo modo, le crociate non solo segnarono un momento di grande espansione religiosa, ma furono anche un’invenzione che rispondeva alle esigenze di un mondo dove la guerra e la fede si intrecciavano sempre più. Montanari mostra come la cavalleria, così come le crociate, rappresentassero una costruzione culturale, frutto di un'epoca che cercava di dare un senso alla violenza e alla lotta, legandola a ideali superiori come l'onore, la salvezza e la religiosità.

Robin Hood, "Un ladro buono”

Questo periodo è anche ricordato per la leggenda di Robin Hood, colui che "rubava ai ricchi per dare ai poveri", su cui sono stati fatti molti film e libri. In particolare per narrare la vicenda ci ispireremo al film “Robin hood: il principe dei ladri”. La leggenda narra di Robin di Locksley, nobile che, una volta tornato in inghilterra dalle crociate, trova il suo castello distrutto e suo padre ucciso. Ciò era dovuto all’ascesa al potere dello sceriffo di nottingham, sotto il cui governo il popolo si era impoverito. Avendo ormai perso tutto, Robin decide di unirsi ai fuorilegge e di andare a vivere con loro nei boschi per combattere lo sceriffo. Dopo vari scontri e battaglie tra le due fazioni il villaggio creato nei boschi dai fuorilegge viene distrutto. Una volta perso il loro campo base, Robin decide di andare nella corte dello sceriffo e attaccarlo approfittando della distrazione dovuta dall’impiccagione di alcuni dei fuorilegge che erano stati presi dal villaggio e imprigionati e dalla cerimonia di nozze dello sceriffo. Dopo vari scontri con le guardie di corte Robin Hood si trova a faccia a faccia con lo sceriffo di nottingham e lo sconfigge, assicurando al popolo la fine della tirannia dello sceriffo e l’inizio di un governo giusto che tiene conto di tutti. In conclusione possiamo dire che Robin all’interno dei film è visto come un “fuorilegge buono”, ovvero come una persona che a prescindere da tutto sta dalla parte dei giusti, anche se questo lo fa passare per un delinquente.




Classe 3I2